Che dire? oggi visitiamo quello che per noi e’ IL COUNTRY.
Oggi si va nel sognato, agognato e tanto desiderato TEXAS!
Sarebbero troppe le cose da dire e scrivere su questo simbolo americano, quindi cerchero’ di condensare alcuni aspetti e vi lascio approfondire quelli che vi interessano maggiormente.
Il Texas e’ soprannominato LoneStar State (Stato della stella solitaria) e il suo motto è Friendship (amicizia).
Si trova nella parte meridionale del Paese; confina a sud con il Messico, a est con Louisiana e Arkansas, a nord-est con l’Oklahoma e ad ovest con il Nuovo Messico. Con 696.241 km² è il più grande Stato dopo l’Alaska, mentre con 27.695.284 abitanti è il secondo più popoloso dopo la California.
Ma lo sapete qual e’ la capitale? non Dallas! avete sbagliato! La capitale è Austin, mentre la città più popolosa è Houston.
La parola Texas deriva da táysha, che nella lingua parlata dagli indiani Hasinai significa “alleati” o “amici”
Lo Stato, con una superficie superiore a quella dell’Ucraina e più che doppia rispetto a quella dell’Italia, presenta una grande varietà di paesaggi naturali tra cui pianure fluviali, deserti, paludi costiere, foreste subtropicali, praterie, montagne e regioni aride. Situato a nord del Rio Grande, il Texas fu inizialmente una colonia spagnola e in seguito divenne parte del Messico.
Dopo un breve periodo d’indipendenza come Repubblica del Texas, entrò a far parte degli Stati Uniti nel 1845. Tra il 1861 e il 1865 partecipò alla guerra di secessione americana al fianco dei confederati. La sua economia si basa sull’allevamento del bestiame, sull’industria petrolifera e sull’alta tecnologia (industria aerospaziale, biotecnologie) e attira numerosi immigrati latino-americani. In ambito politico il Texas fa parte degli Stati conservatori dominati dal Partito Repubblicano.
La cultura riflette numerose influenze da amerindi, afro-americani, anglo-sassoni e ispanici e l’identità dello Stato si basa su un folklore vivo (rodeo, western, country), associato all’ormai mitica immagine del cowboy.
A causa delle sue dimensioni, il Texas è caratterizzato da una notevole varietà climatica, e tanto le precipitazioni, quanto le temperature, variano con la latitudine e l’altitudine sul livello del mare
Il dinamismo della cultura texana si manifesta con molti eventi e festival durante tutto l’arco dell’anno. A margine di competizioni sportive come lo Houston Livestock Show and Rodeo sono tenuti numerosi concerti che richiamano decine di migliaia di spettatori e costituiscono un vero e proprio evento culturale. La festa più famosa è però la State Fair of Texas di Dallas, che nel 2002 attirò oltre tre milioni di visitatori. Dal 1886 si svolge ogni anno da fine settembre a metà ottobre e dà luogo a molteplici eventi, tra cui giochi e car show. Dal 1952 in ogni edizione è presente un pupazzo gonfiato alto 16 metri, chiamato Big Tex, che è divenuto il simbolo della festa e che sicuramente molti di noi hanno visto, anche solo in foto.
Personalmente ho visitato Houston, San Antonio, Fort Worth ed e’ stato un viaggio bellissimo ed emozionante. Ritrovarsi dentro le foto che ammiri da una vita e’ come sognare ad occhi aperti. Non ci sono grandi parole che possano descrivere cio’ che si prova: DOVETE ANDARE IN TEXAS almeno una volta nella vita!
Durante la mia permanenza ho assistito al Rodeo di Houston: immenso, incredibile e pazzesco, cosi come il concerto della Zac Brown Band. Una citta’ infinita, cosi come Austin e San Antonio, e’ proprio vero che “tutto e’ piu’ grande in Texas”
Ma il Lonestar State non e’ teatro solo grandi eventi, ma anche piccoli paesini sconosciuti dove tutti si conoscono e danno vita ad una gara di BBQ, ti guardano stralunati perche’ sei italiana e non ci credono, ti chiedono di fare il giudice e di assaggiare tutte le meravigliose specialita’ texane fatte con tanto amore. ti bevi diverse birre e poi sali sul palco durante il concerto di Aaron Watson che ti da il benvenuto in Texas… ebbene si, qui tutto puo’ succedere e lo posso testimoniare!
Meravigliosa San Antonio (c’e’ la statua del Santo nel riverwalk) nella zona turistica: ristoranti, barche che attraversano il fiume, i mariachi. Incredibile Fort Worth (gemellata con Reggio Emilia), soprattutto nella parte dello Stock Yards, con negozi stupendi, veri cowboys, ristoranti incredibili e i mitici LongHorn! qui troverete anche il locale mito: Il Billy Bob’s Texas
Anche la Route 66 passa per il Texas, in particolare nella zona piu’ a nord: qui ho visitato la mitica AMARILLO. chi di voi non ha mai visto le foto del Cadillac Ranch, le Cadillac piantate nel terreno? bene… anche io ho preso una bomboletta e ci ho disegnato sopra! una bella esperienza. Diciamo che definirla un’opera d’arte e’ forse eccessivo, proprio perché chiunque ci puo’ disegnare sopra e queste auto si trovano sotterrate dentro un capo di grano, ma l’idea e’ originale e sicuramente lascia il segno. ad Amarillo non perdere la possibilita’ di mangiare al Big Texan e assistere alle gare di “magiate” piu’ toste del Texas!
Non parliamo poi di negozi, spacci e abbigliamento country; di tutto e di piu’. un sogno insomma. Diciamo che i TEXANI in gran maggioranza, sono fieri all’inverosimile di esserlo. Un conto e’ essere americani, un conto e’ essere texani. il senso di orgoglio e’ ampiamente sviluppato e dalle immagini allegate vi renderete conto di quanto dico.
Un cenno storico interessante: l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti d’America, avvenne venerdì 22 novembre 1963 a Dallas, alle 12:30. Kennedy fu ferito mortalmente da colpi di fucile, sparati dall’operaio, attivista ed ex militare Lee Harvey Oswald, mentre viaggiava con la moglie Jacqueline, con il governatore John Connally (ferito gravemente) e la moglie di quest’ultimo, Nellie, a bordo della limousine presidenziale (una Lincoln Continental del 1961) nella Dealey Plaza.
I turisti che visitano Dallas, visitano anche il luogo dell’assassinio e il Sixth Floor Museum che occupa i primi due piani del famoso deposito. Dal 1989 oltre 5 milioni di persone hanno visitato il museo.
L’United States National Park Service ha riconosciuto il Dealey Plaza come “Posto Storico nazionale”: nulla fu più cambiato o ricostruito nella zona adiacente. Tutto è pressoché fermo a quegli anni (una piccola lapide commemorativa ricorda l’evento), in grande contrasto con gli edifici ultra-moderni di Dallas che spiccano all’orizzonte